Cosa vedere a Gallipoli?
Cosa fare una giornata a Gallipoli?
Cerchi cose da fare a Gallipoli, dove alloggiare, come arrivarci – o stai solo cercando di capire se è un posto che vorresti visitare durante il tuo viaggio in Puglia? Allora questa breve guida di Gallipoli dovrebbe averti coperto!
Nell’angolo sud-occidentale della Puglia si trova l’antica città insulare di Gallipoli. Raggiungibile solo via mare o tramite un ponte cinquecentesco, un tempo era un centro strategico di influenza per il commercio marittimo. In questi giorni, tuttavia, è più una fuga estiva al mare per gli italiani in vacanza e un numero crescente di europei attratti dall’ambiente favoloso.
Cosa vedere a Gallipoli
Chiesa di Santa Maria della Purità
La chiesa di Santa Maria della Purità fu costruita tra il 1662 e il 1665 dalla confraternita dei Bastasi, i portuali. La facciata, delimitata ai lati da due lesene e terminata con un cornicione leggermente aggettante su cui poggia un timpano con due pinnacoli laterali, presenta due piccole finestre poste in asse ai due portali d’ingresso. La facciata è arricchita da tre pannelli in maiolica rappresentanti la Madonna della Purità, San Giuseppe e San Francesco d’Assisi.
- Lungomare Gallipoli: passeggiata sulla Riviera.
Il lungomare Galilei costeggia l’intero lato nord-ovest della città e in estate rappresenta la passeggiata serale di turisti e gallipolini.
Il Castello Angioino-Aragonese

Il Castello Angioino Aragonese di Gallipoli, originariamente circondato dal mare, è il risultato di una serie di modifiche e trasformazioni che si sono succedute nel corso dei secoli. La struttura originaria era di forma quadrangolare. A questo nucleo principale si aggiunsero torri di avvistamento.
Gallipoli ha sempre assunto le forme di città fortificata, tanto che, nel corso della sua storia, il sistema difensivo si è andato sempre più sviluppando. Così, nella prima metà del Cinquecento, fu costruito il Rivellino, un grande mastio separato dalla cinta muraria e dal castello, progettato dall’architetto senese Francesco Martini, come avamposto a protezione della Città.
Centro storico di Gallipoli.
Il centro storico di Gallipoli ha molti tesori nascosti tra le sue antiche mura, i vicoli stretti e le case imbiancate a calce. Ci sono edifici e strutture, alcuni antichi altri più recenti che sono estremamente interessanti da visitare e conoscere e che arricchiranno la vostra vacanza.
Cattedrale di Sant’Agata.
Nel cuore di Gallipoli Vecchia, Gaddhripuli, come dicono i vecchi pescatori gallipolini che hanno combattuto quasi un secolo contro il mare, c’è uno splendido tesoro di incommensurabile valore: la cattedrale di Sant’Agata, vergine e martire catanese. La facciata realizzata da Giuseppe Zimbalo (il padre del barocco salentino ) è in carpa, tipica pietra salentina che assume un colore dai riflessi dorati.
L’interno è ricco, barocco, non banale e mai scontato. Ricco di dipinti.
Sembrerà strano sentirselo dire, ma a Gallipoli, un concentrato d’arte così unico, in questo incredibile capolavoro architettonico, non si era mai visto prima.
Museo Civico Emanuele Barba.
Fondato nel 1878 da Emanuele Barba, il museo è strutturato in raccolte di diversi settori. La sezione storico artistica comprende dipinti di artisti salentini operanti nell’Ottocento e nel Novecento, collezioni di abiti e accessori d’epoca, una bella collezione di ceramiche e vetri, armi da fuoco e da seduto. Peculiarità di questo museo sono le collezioni eterogenee di svariati ambiti. Anche il settore scientifico presenta alcuni pezzi di indubbio interesse che vanno dalla mineralogia all’oceonografia, dalla zoologia ai fossili, con l’enorme fossile di una balena, simbolo del museo. Qui si trovava un antico fondo librario, con incunaboli, cinquecentine e manoscritti sull’alta borghesia gallipolina, oggi conservato presso la biblioteca comunale.
Fontana Greca.
Sebbene la storia di questa fontana non possa essere fatta risalire a un anno specifico, si credeva che questa fontana fosse stata costruita nel III secolo a.C. Questa era considerata una delle fontane più antiche della Grecia, fino a quando gli studiosi di architettura, dopo aver studiato i disegni, giunsero alla conclusione che potrebbe essere stata costruita nel periodo rinascimentale. Fontana Greca ha tre lastre di uguale altezza. La base della fontana è costituita dalle sculture di personaggi mitologici di Byblis, Dirce e Salmacis mentre la parte centrale è composta da quattro sculture di donne. Si ritiene che la facciata superiore di questa fontana sia stata aggiunta nel 1700 ed è l’emblema del re spagnolo Carlo III.
Frantoi ipogei.
“Miniere d’oro verde” si nascondo nel sottosuolo salentino. No, non è una bizzarra notizia dell’ultima ora, anzi è antichissima e fa riferimento alla rete di quei frantoi ipogei che producevano il pregiato olio d’oliva a partire dai frutti esclusivi dei maestosi ulivi secolari, alberi sacri e leggendari nelle varie epoche della storia umana.
A Gallipoli si trova l’unico dei 35 frantoi risalenti al 1600, interamente ristrutturato, ospitato dal sottosuolo di Palazzo Granafei (che prende il nome dai proprietari ottocenteschi, ma è di fattura rinascimentale) in via Antonietta De Pace, tra le stradine del centro storico e si presenta con la sua imponente struttura, interamente scavata a mano nel carparo.